La marijuana fa dimagrire: scopri la correlazione tra cannabis e metabolismo.

La Cannabis CBD fa realmente dimagrire?

Modificato il: 27/07/2022

SAPEVI CHE LA MARIJUANA FA DIMAGRIRE? ECCO IN CHE MODO LA CANNABIS INFLUISCE POSITIVAMENTE SUL METABOLISMO.


Il consumo di marijuana legale non produce diversi effetti sull’organismo.

L’azione del THC, uno dei più significativi principi attivi nella marijuana illegale in Svizzera, induce stati di profondo rilassamento e benessere, accompagnando il consumatore in una sorta di stato di quiete dove felicità ed euforia allietano ogni pensiero.

Da alcuni anni ormai diversi studi medici si prodigano per esplorare e approfondire tutti i benefici che il consumo di questa pianta comporta a livello biologico.

Molte varietà di cannabis, specialmente se light, contribuiscono ad esempio a ridurre stati infiammatori e dolori articolari.

Oltre a questi la canapa light sembra aiutare a contrastare l’insorgere di stati d’ansia e depressione.

Esiste, tuttavia, una categoria di effetti su cui svariate equipe scientifiche si stanno soffermando: quelli legati al metabolismo.

La cannabis interagisce con il metabolismo, placando in molti casi il senso di nausea e stimolando l’appetito.

È, tuttavia, possibile che la marijuana faccia dimagrire? I pareri degli esperti cercano tutt’ora di far luce sul fenomeno.

Leggi qui: Come coltivare cannabis in casa senza infrangere la legge attuale

La cannabis CBD e il metabolismo

La marijuana e il metabolismo

Che il THC intensifichi l’appetito è un’esperienza che chiunque abbia fatto uso di canapa sativa conosce molto bene.

Il fenomeno è anche noto come “fame chimica”. Lo stimolo di gettarsi su qualsiasi cosa commestibile capiti a tiro è intenso e irrefrenabile.

Eppure molti studi dimostrano che, nonostante questa brama di cibo, a cui segue la cibazione quasi casuale degli alimenti più disparati, il pericolo d’obesità nei soggetti che fanno abituale consumo di marijuana non sussisterebbe, anzi tutto il contrario.

Da diversi anni a questa parte molti filoni di ricerca si stanno concentrando sulla relazione tra cannabidiolo (CBD, fortemente contenuto nella cannabis legale) e metabolismo umano, in particolare sul suo rapporto con il sistema endocannabinoide.

Al momento si conoscono due principali recettori cannabinoidi presenti all’interno del nostro organismo: il CB1 e il CB2, la cui scoperta risale al 1990. Sono presenti in diverse regioni del nostro organismo, dal cervello al fegato.

Questi recettori sono partecipi di molteplici processi fisiopatologici, come la regolazione della percezione del dolore, delle fasi del processo digestivo e della funzionalità epatica.

Tra le varie funzioni svolte, il sistema endocannabinoide regola anche il bilancio energetico e il metabolismo. Questo avviene grazie alla sua stretta interazione con gli enzimi metabolici, coinvolti nel trasporto dei nutrienti e nella raccolta dell’energia.

Quando i recettori CB1 e CB2 vengono stimolati dal cannabidiolo, il loro contributo nell’assorbimento del cibo e delle sostanze nutritive si fa più intenso, aumentando l’efficacia delle principali fasi del processo digestivo e di conversione dell’energia alimentare.

Nonostante i dati raccolti negli anni dimostrino la stretta correlazione tra il consumo di canapa legale e metabolismo, che da avvio alla già citata “fame chimica”, l’argomento è ancora molto dibattuto. In tutto il mondo emergono ricerche che tentano di stabilire se esista o meno una relazione tra marijuana e dimagrimento.

Yan Le Strat e l’analisi francese del fenomeno cannabis e metabolismo veloce

Nel 2011 Yan Le Strat, psichiatra presso l’università di Parigi, iniziò il proprio studio sui consumatori abituali di cannabis. Lo studio non si è ancora concluso: il ricercatore francese si era posto come obiettivo quello di un’analisi che durasse negli anni e monitorasse i fumatori di lunga data.

Il primo dato rilevante balzato all’occhio di Le Strat portò al confronto tra i suoi due campioni di ricerca. Nel gruppo composto dai consumatori abituali di marijuana, riscontrò che solo il 16% riportava problematiche di obesità.

Dall’altra parte, invece, la situazione del gruppo di controllo, composto da individui con la stessa età e provenienza dei membri del primo, ma non facenti uso di cannabis, si presentava molto diversa.

La percentuale di obesi saliva al 26%, segnando un divario significativo.

Gli anni successivi, muovendo dalle basi di questo dato, trascorsero con il preciso intento di stabilire dei legami precisi e inconfutabili tra il consumo di erba light e il dimagrimento.

Stando alle parole di Le Strat il valore di certi dati non sarebbe discutibile, ma stabilirne la matematica certezza ad oggi non sembrerebbe ancora possibile.

La studio USA sugli effetti biologici della marijuana sul metabolismo

Ci spostiamo ora in America, nello specifico negli Stati Uniti. Anche qui la curiosità mossa dagli effetti dell’uso di marijuana sul corpo è lievitata.

Per questo motivo si è deciso di raccogliere membri tra le più prestigiose università statunitensi, con l’obiettivo di creare un team di ricerca che studiasse e analizzasse gli effetti dell’uso di cannabinoidi sull’organismo.

I risultati di questa ricerca sono stati pubblicati sul “The American Journal of medicine”, autorevole e prestigiosa rivista scientifica USA.

La prima indicazione di enorme utilità sarebbe legata all’azione di miglioramento della funzionalità insulinica stimolato dalla marijuana.

I benefici non si fermerebbero qui: infatti il consumo di cannabis fornirebbe un valido aiuto nella prevenzione del diabete. Si tratta di due funzioni benefiche dal peso veramente enorme, a cui si affiancherebbe anche quella di ausilio nel mantenimento della linea.

Altro particolare emerso dalla ricerca sottolinea come il consumo abituale sia potenzialmente in grado di migliorare il controllo degli zuccheri nel sangue, aumentando, addirittura, i livelli di colesterolo buono.

Quelle messe sul piatto (a proposito!) sono una serie di acquisizioni veramente rilevanti, specialmente nell’ottica di un ulteriore approfondimento nella scoperta di terapie contro l’obesità.

Altri centri di ricerca statunitensi, interrogati sullo stesso argomento, avrebbero prodotto un’ipotesi plausibile.

Sarebbe possibile, infatti, che l’introduzione del consumo di marijuana a scopo ricreativo riduca l’assunzione di alcol e, di conseguenza, di tutti gli zuccheri e le calorie contenuti nelle sostanze alcoliche.

lo studio coreano sulla Cannabis

La versione dell’Estremo Oriente: lo studio coreano sulla Cannabis

La dimostrazione lampante di quanto la comunità scientifica internazionale stia muovendo i primi decisi passi per stabilire l’effettivo coinvolgimento dei cannabinoidi sul dimagrimento, viene dalla molteplicità dei punti di vista autorevoli.

Dopo Francia e USA, ecco nel 2016 spuntare uno studio condotto da un’equipe di ricercatori coreani, pubblicato su “Molecular and cellular Biochemistry”.

Secondo questa ricerca l’attività del CBD sarebbe in grado di aumentare la capacità di bruciare le calorie. Un’azione già di per sé stupefacente, ma ancor più sbalorditiva se unita all’aiuto nella scomposizione dei grassi.

Il consumo di Cannabinoidi, inoltre, diminuirebbe la percentuale di creazione di nuove cellule grasse all’interno del corpo. Anche il team coreano ha preferito non scomporsi, pur riconoscendo la rilevanza dei dati raccolti.

Il giudizio finale è rimasto in linea con quello degli altri poli di ricerca.

La correlazione non è ancora certa, ma dalle prime acquisizioni si evince la necessità di un approfondimento per stabilire l’effettivo coinvolgimento tra marijuana e dimagrimento.

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Marijuana e non solo: rimanere in linea è una questione di stile di vita

Da quanto abbiamo analizzato la marijuana potrebbe influire positivamente sul mantenimento della linea e, addirittura, interagire con il nostro organismo al fine di rallentare la produzione di cellule adipose.

Questi studi rappresentano solamente un primo smuovere le acque sull’argomento Cannabis che, con il tempo, sembra destare sempre maggiore interesse in ambito scientifico.

Nonostante i risultati emersi ci sentiamo, comunque, di sottolineare quanto importante sia prendere in considerazione la forma fisica nel suo intero processo.

Pensare di poter affidare ad un solo “ingrediente segreto” la propria linea sarebbe riduttivo.

Il nostro fisico rispecchia alla perfezione le nostre abitudini, evidenziando il nostro livello di attività e salute.

Convincersi che consumare cannabis light possa essere la svolta nel raggiungimento del peso forma senza sforzi è, di per sé, un tentativo di giustificazione della propria mancanza di forza di volontà.

Consumare Cannabis, anche pre rolled cbd, potrebbe venire in aiuto: tuttavia niente potrà sollevarci dal sacrificio, in termini di attività fisica e abitudini sane, necessario al raggiungimento di una splendida linea.