I tempi di raccolta della Marijuana

La raccolta della marijuana

Modificato il: 05/05/2023

LA MARIJUANA DEVE ESSERE RACCOLTA IN TEMPI BEN PRECISI. ECCO QUANDO DOVRESTI FARLO


Ti è venuta voglia di sviluppare finalmente un po’ di quel pollice verde che senti di avere dentro e hai deciso di cominciare questa avventura con una coltivazione di marijuana legale?

Se vuoi sapere da cosa devi cominciare, qual è il seme giusto e quali sono i tempi previsti per la fioritura, la raccolta e l’essiccazione continua a leggere l’articolo.

Quali sono i semi di cannabis e come si coltivano?

I semi di canapa legale sono di vario tipo, ma trattiamo ora due casistiche: i semi autofiorenti e quelli femminizzati.

I primi sono già annunciati dal loro nome.

Quando questo tipo di seme germoglia, bisogna darsi immediatamente da fare.

Le autofiorenti hanno una data fissa per la raccolta ed è per questo che è possibile prevederla. Un esempio di autofiorente è la Lowryder.

I semi femminizzati, invece, hanno una tempistica che varia a seconda della varietà. La differenza tra un tipo e l’altro può essere di giorni o, persino, di settimane.

Abbiamo inoltre due possibilità di coltivazione, quella interna (Indoor) e quella esterna (Outdoor).

Le Indoor di solito prevedono un periodo di fioritura che si attesta tra le 8 e le 12 settimane.

Bisogna sottolineare che in caso di coltivazione Indoor tutto quello che riguarda l’aspetto delle luci, dei tempi di illuminazione e le temperature è strettamente creato su misura.

Quali sono i semi di cannabis?

Discorso molto diverso per le coltivazioni Outdoor, dove le fasi di sviluppo della pianta sono del tutto naturali e quindi dettate dai tempi della natura.

Per ottenere dei buoni risultati bisogna conoscere bene le stagioni più indicate per il seme scelto.

Ad esempio le varietà dalla forte predominanza sativa richiedono più tempo, più pazienza e più lavoro del solito, visto che fioriscono in circa 3-4 mesi.

Gli ibridi, invece, sono tendenzialmente più veloci.

A confronto con quella Indoor, la coltivazione Outdoor richiede di sicuro più esperienza, ma anche più lavoro da parte del coltivatore.

Si ritroverà a dover concentrarsi molte più ore sull’evoluzione, col risultato di avere una fioritura molto lenta, con cime che possono impiegare fino a 9 mesi prima di diventare raccoglibili.

Capito che, ancor prima di cominciare a muovere i primi passi, bisogna studiare un attimo le proprietà e le capacità del seme scelto, vediamo anche insieme quali sono le regole necessarie per capire se e come la pianta sta crescendo e maturando.

Lo ripetiamo: ogni varietà di canapa sativa ha una storia a sé e i tempi e i modi cambiano a seconda del tipo.

Leggi qui: La cannabis è davvero un vasodilatatore? Ecco come stanno le cose

I segnali che ci indicano i tempi di raccolta di marijuana

Diversi segnali ci permettono di capire con chiarezza quando il tempo del raccolto si avvicina. Vediamoli nei dettagli.

L’evoluzione del pistillo

I pistilli, posti sulle cime dei fiori e dalla forma filamentosa, sono visibili ad occhio nudo. In esso sono contenuti gli organi riproduttivi della marijuana femmina e il suo sviluppo di semi è collegato all’impollinazione da parte di un maschio.

Il loro colore iniziale è bianco, durante la crescita assumono diverse tonalità fin quando il fiore non completa il suo ciclo di maturazione.

Quando guardiamo la nostra pianta, possiamo capire i tempi di raccolta grazie a semplici regole: se abbiamo la maggioranza dei pistilli del color bianco originario, bisogna attendere.

Una volta che la metà dei pistilli è divenuta di color scuro, la raccolta è possibile. I tempi, da qui in poi, sono a scelta del coltivatore.

La differenza di percentuale di trasformazione dei pistilli è strettamente collegata alla percentuale di THC che poi la pianta avrà in sé.

I tricomi della marijuana

I tricomi

I tricomi sono le piccole ghiandole a forma di fungo che producono la resina contenente i cannabinoidi e terpeni. Si trovano situate nei fiori e nelle foglioline resinose.

I tricomi sono microscopici, quindi troppo piccoli per una visione ad occhio nudo.

Se vogliamo osservarli per capire lo sviluppo della pianta, necessitiamo di una lente di ingrandimento o di un microscopio.

Se la lente di ingrandimento è di gran lunga uno strumento più economico e facile da trovare, soltanto a microscopio potremmo osservare certe sfumature, regalateci da una immagine dei tricomi assai più nitidi.

Ma, come detto, parliamo di un apparecchio molto più costoso.

I tricomi ci appaiono, all’inizio della fioritura, trasparenti, molto simili a dei cristalli. Parliamo di uno stato in cui il fiore non è ancora maturo e non ha sviluppato la sua potenza.

Col passare delle settimane, i tricomi raggiungeranno una tonalità più scura, fino a raggiungere un bianco latte.

Infine, osserveremo i tricomi raggiungeranno uno stato di totale opacità.

Siamo al punto in cui il THC presente nella pianta ha raggiunto il suo apice. Il momento perfetto per raccogliere le cime, quindi.

Se decidiamo di aspettare ancora, gli stessi tricomi raggiungeranno un color più giallognolo, intenso. In questa fase la pianta rilascia cime che hanno effetti più fisici e sedativi.

Leggi anche: Coltivazione di canapa legale: contributi e autorizzazioni per coltivare canapa in Italia

In conclusione

Ora sai come capire quando raccogliere le tue infiorescenze di cannabis light!

Ti consigliamo, se non sei un esperto agricoltore, di iniziare con la coltivazione indoor, e ti auguriamo un grosso in bocca al lupo per la tua nuova avventura.