Cannabis Svizzera: queste le novità in merito alla legge tanto attesa

Cannabis Svizzera: queste le novità

Modificato il: 23/10/2023

SVIZZERA E LA CANNABIS LIGHT, QUAL È LA SITUAZIONE ATTUALE?

Nel seguente articolo faremo chiarezza riguardo la legge svizzera sul consumo di Cannabis che nonostante sia ancora vietato, da diversi anni sono in aumento i negozi e gli shop online che vendono prodotti a base di canapa, in modo totalmente legale.

Contraddizione? Non proprio, perché ciò che determina l’illegalità della Cannabis non è la pianta in sé, ma la sua concentrazione di cannabinoidi.

Cosa sono i cannabinoidi?

I cannabinoidi sono sostanze naturali prodotte dalla Canapa sativa (L., 1753), ne sono stati individuati 66 ma i più noti sono il delta-9-tetraidrocannabinolo (Δ9-THC), responsabile dei caratteristici effetti psicoattivi della Marijuana, e il cannabidiolo (CBD), che non produce alcun effetto inebriante ma ha numerose proprietà terapeutiche.

Questi composti esercitano il loro effetto sul sistema endocannabinoide, una rete di siti recettoriali presenti in diversi tipi di cellule.

I recettori principali di cannabinoidi nel nostro organismo sono i recettori CB1 e CB2, presenti maggiormente nel nostro sistema nervoso centrale e immunitario.

Cosa sono i cannabinoidi?

Tuttavia, affinché i cannabinoidi possano esercitare i loro effetti sull’organismo umano, devono subire un processo noto come decarbossilazione, che consente la trasformazione della loro forma acida in quella definitiva.

Tutti i cannabinoidi, infatti, sono presenti nella pianta sotto forma di acido cannabidiolico, la cui struttura molecolare è diversa per la presenza di un gruppo carbossilico; questo gruppo è però estremamente volatile e può essere degradato con il calore. Nelle cime grezze di Cannabis è presente il THCA, anziché il THC, ma quando vengono bruciate, il calore libera il gruppo carbossilico, trasformando il THCA inattivo in THC psicoattivo.

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THC Vs CBD: ecco le differenze

Il tetraidrocannabinolo (THC) è forse il cannabinoide più famoso ed è il diretto responsabile degli effetti psicotropi della Cannabis.

Il THC si lega ed entrambi i recettori CB1 CB2, ma è la sua azione sul recettore CB1 a indurre gli effetti psicoattivi.

Il CBD è il secondo cannabinoide più abbondante, ma a differenza del THC non ha effetti psicotropi. La sua affinità con i recettori CB1 CB2 è più debole, e infatti, la maggior parte dei suoi effetti sono innescati dal legame con altri recettori serotoninergici.

Proprio per la sua natura non inebriante, il Cannabidiolo ha attirato numerose attenzioni, anche per il suo ottimo profilo di sicurezza e per l’impressionante valore medico.

Sono proprio le differenze riguardo gli effetti psicotropi provocati dai cannabinoidi che rendono necessaria la regolamentazione dell’utilizzo di Cannabis, distinguendo i prodotti ad effetto narcotico, da quelli ad effetto curativo.

La legge in Svizzera

In Svizzera, il consumo e la commercializzazione di Cannabis come stupefacente ovviamente non è consentito, ma come accennato nell’introduzione dell’articolo, tutto dipende dalla concentrazione di THC presente nella pianta.

In questo senso, la legge svizzera ha mostrato un alto livello di tolleranza rispetto agli altri Paesi europei; se infatti nell’UE la media fissata per i livelli di THC è dello 0,2%, in Svizzera è arrivata all’1%.

Questa è stata un’ottima notizia per gli agricoltori che adesso hanno la possibilità di far arrivare le loro piante di canapa alla piena maturazione. In passato, invece, la legge prevedeva una mietitura anticipata per limitare l’accumulo di THC nella Marijuana.

Attualmente la Svizzera ha messo in campo diverse normative che regolano il commercio, la produzione e l’utilizzo di prodotti a base di canapa ed esiste un foglio informativo redatto da più enti: l’Ufficio Federale della Sanità Pubblica, l’Ufficio Federale dell’agricoltura, l’Ufficio Federale della sicurezza veterinaria ed alimentare e Swissmedic.

La legge in Svizzera

Pene severe per i trasgressori

Se da un lato la Svizzera si è dimostrata più tollerante rispetto alla media dei Paesi europei circa i livelli di THC consentiti, dall’altro ha inasprito le pene per chi non intende seguire le regole.

Una volta superata la soglia dell’1%, si finisce direttamente in ambito penale, con ben tre anni di reclusione per i trasgressori.

Per quanto riguarda la metodologia di vendita invece, le restrizioni a cui va incontro un venditore sono molto simili a quelle in cui incorre chi vuole vendere tabacchi o alcolici.

Vige, infatti, il divieto assoluto di vendita ai minori di 18 anni di età, e il permesso di vendita per il commerciante è simile a quello di alcol e fumo. Per il consumatore, invece, è fortemente sconsigliato mettersi al volante dopo il consumo di sostanze contenenti anche piccolissime percentuali di THC, poiché la soglia di tolleranza nel sangue accettata è davvero bassissima, ed è veramente facile sforarla.

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In conclusione…

A oggi, la Cannabis light sta ricevendo maggiori approvazioni e la canapa non è più demonizzata come un tempo.

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