Hashish: come si fa e quali le differenze con la cannabis (anche negli effetti!)

Hashish: come si fa e quali le differenze con la cannabis

Modificato il: 22/04/2024

ECCO COS’È L’HASHISH LIGHT, COME SI REALIZZA E PERCHÉ È PIÙ POTENTE DELLA CANNABIS.

L’hashish, chiamato anche fumo, è uno dei prodotti derivati dalla cannabis più famosi al mondo. Realizzabile sia a livello industriale che in ambito domestico (con una buona dose di pazienza), è stato riprodotto anche nella sua versione light, l’unica legale in Svizzera che puoi trovare su Justbob.

Ma l’hashish come si fa e perché è così ricercato? Quali sono le differenze tra fumo e marijuana?

Vediamo di rispondere con chiarezza a queste domande in modo che tu possa comprendere perfettamente il metodo di realizzazione di questo prodotto!

Che cos’è l’hashish e come si realizza?

Come forse saprai, l’hashish si configura come un panetto o come una sfera di colori variabili, che vanno dal verde chiaro al marrone molto scuro.

Nello specifico, è un concentrato di polline di cannabis, detto kief, separato meccanicamente dai bud e lavorato fino a diventare un prodotto malleabile e aromatico. Il polline è, precisamente, la resina prodotta dai tricomi maturi della cannabis, ricca di cannabinoidi tra cui prevale il THC (nell’erba illegale in Svizzera) e il CBD (nella marijuana legale).

Hashish: come si fa?

 

I produttori di hashish, una volta estratta la resina dalle piante secche o fresche, la lasciano maturare in modo che lo strato più esterno si rapprenda.

Successivamente, chi acquista il fumo lo utilizza come la marijuana, ovvero sbriciolandolo e poi inalandolo mediante vaporizzazione o combustione. Però, essendo l’hashish un concentrato di resina ricca di cannabinoidi, i suoi effetti sono nettamente superiori a quelli dei fiori di cannabis!

Bastano piccole quantità di questo prodotto per provare sensazioni intense e durature.

Devi sapere, inoltre, che esistono diverse tipologie di hashish e che la messa a punto di questo prodotto varia proprio in base a esse.

Hashish: come si fa? Dipende tutto dai vari tipi di questo prodotto!

Come ti abbiamo anticipato, esistono diverse tipologie di hashish che si suddividono in 3 grandi categorie per metodo di preparazione. Ecco quali:

  • Resina strofinata dalle piante ancora fresche (hashish indiano, detto anche charas)
  • Resina setacciata a secco (afghano, nepalese, marocchino e hashish burbuka)
  • Bubble hash, chiamato anche Ice Wax, estratto con acqua ghiacciata.

Vediamo, di seguito, i dettagli riguardo questi metodi.

Leggi anche: Hashish Charas: quando l’hashish sa essere light senza perdere di qualità.

Estrazione della resina dalle piante ancora fresche per ottenere l’hashish Charas

Il metodo di estrazione della resina dalle piante di marijuana ancora fresche, per poi portarla a maturazione e ottenere l’hashish Charas, è tipico dell’India… Ma è stato replicato in numerose altre parti del mondo, fino ad arrivare al panorama dell’hashish legale di canapa legale in Europa.

Come si estrae la resina “fresca” dalle piante di cannabis?

Il metodo è molto semplice da spiegare ma estremamente laborioso da mettere in pratica. I produttori di Charas, l’unico hashish realizzato dalle piante ancora fresche, strofinano le cime delle piante di cannabis fra le mani.

Così facendo, la resina aderisce ai palmi e alle dita. Di tanto in tanto, gli operai addetti alla realizzazione del Charas raschiano la resina dalle mani con l’aiuto di un attrezzo apposito, formando dei veri e propri riccioli di materia appiccicosa.

Lavorando tra i palmi la resina, ottengono delle piccole sfere malleabili.

I produttori le lasciano maturare finché non assumono un colore che vira dal marrone al nero e poi le mettono in commercio.

Setacciatura a secco della resina per produrre il burbuka, l’hashish afgano e molti altri tipi di fumo.

La setacciatura a secco della cannabis è il metodo più utilizzato al mondo per ottenere hashish di qualità. Tendenzialmente, si parte da cime di marijuana sia essiccate che congelate perché, quando sono molto freddi, i tricomi si separano molto più facilmente dai fiori.

Per raschiare la resina dalle cime, i produttori di hashish artigianale si armano di un setaccio da posizionare sopra un contenitore. Sfregando le cime di cannabis sul setaccio, il contenitore si riempie di kief. A questo punto, gli operai riscaldano e pressano il kief posizionandolo in piastre apposite e aiutandosi con un mattarello.

In questo modo ottengono numerosi panetti malleabili dal colore variabile, che può andare dal bianco al verde chiaro, dal verde scuro al marrone.

Naturalmente, il processo a livello industriale è più semplice e veloce di quello artigianale, e garantisce la stessa identica qualità all’hashish.

 

Come si fa il Bubble Hash

Come si fa il Bubble Hash, uno dei metodi più recenti per realizzare l’hascisc.

L’Ice Wax, conosciuto anche come Bubble Hash, è una tipologia di hashish nata intorno agli anni ’90, dunque in tempi nettamente più recenti rispetto al Charas e all’hashish strofinato a secco.

Per produrre questa varietà di fumo è necessario, prima di tutto, munirsi di un particolare strumento chiamato Bubble box o Bubble bag, che consente l’estrazione della sola resina quasi completamente priva di ogni altro residuo vegetale!

Come si procede?

Si immergono le cime di cannabis congelate in acqua molto fredda, quasi congelata. Successivamente si filtra l’acqua con l’aiuto della Bubble bag o di un altro strumento dedicato. Le bag o le box per l’Ice Wax contengono diversi setacci uno sotto l’altro i quali, come puoi ben immaginare, presentano maglie sempre più strette.

I setacci consentono ai produttori di ricavare tricomi di diverso spessore e separare ogni singolo residuo di erba dalla resina.

Una volta fatta scolare tutta l’acqua, è necessario pressare la resina in piccoli grumi su della carta assorbente in modo da eliminare l’umidità in essa presente e scongiurare la formazione di muffe.

Successivamente, bisogna riporre i tricomi in luogo fresco e asciutto in modo che possano essiccare entro 2 settimane circa.

Leggi anche: CBD antidolorifico? Assolutamente sì! Ecco gli studi che lo dimostrano

In conclusione

Ora conosci tutto sulla produzione dell’hashish: come si fa, quali sono i diversi tipi di questo prodotto e in cosa consiste nello specifico. Come già saprai, in Svizzera non è consentito produrre hashish ad alto contenuto di THC, ma è legale realizzarlo con le cime di cannabis light ad alto contenuto di CBD (e THC inferiore all’1%).

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