Modificato il: 27/03/2023
QUANDO CI DOMANDIAMO QUALI BENEFICI MARIJUANA E PRODOTTI DERIVATI POSSONO APPORTARE, LA RISPOSTA È UNA: INNUMEREVOLI!
Non siamo i primi ad immaginare che sarebbe una grande opportunità investire sulla pianta di canapa sativa e le sue sorelle.
Riguardo al discorso dei benefici della marijuana e suoi derivati sono al centro dell’attenzione di qualsiasi sistema politico e finanziario esistente.
Già nel 1600, New England, Maryland e Virginia avevano reso la cannabis parte integrante del loro sistema economico, obbligando i contadini a coltivarla almeno in una parte dei loro terreni e offrendo la possibilità di pagare le tasse attraverso quella produzione.
Evidentemente costituiva fonte di ricchezza!
Oggi, che si parli di canapa legale o semplicemente di hashish, che si tratti il tema dei cannabis light shop, dei CBD shop o della legalità dell’olio CBD, sappiamo che tutto il settore apporta capitali importanti nei mercati finanziari e ci domandiamo quale potrebbe essere la strada per superare tanti ostacoli, spesso solo burocratici.
La mappa che ci conduce dal blog di Justbob, ai luoghi di “libertà e divieto” nell’utilizzo di erba legale e cannabis, ci fa riflettere sui motivi di tanta diversità nell’approccio al tema.
Una mappa mentale, ci induce a pensare che, in ogni caso, ci troviamo di fronte ad una questione troppo discussa per essere rimandata, soprattutto al tempo delle emergenze odierne.
Il giro d’affari è multimiliardario e troppo spesso finisce nelle mani delle organizzazioni criminali…a meno che non si tratti di un paese in cui la pianta e i suoi molteplici utilizzi siano legali.
Cosa succede nei sistemi in cui i benefici della marijuana sono un focus
Un esempio che ci viene in mente su due piedi è quello dell’Uruguay, che ha compreso quali benefici marijuana e derivati siano in grado di offrire. E’ stato il primo Stato al mondo, negli ultimi anni, ad aver varato una legge per legalizzare la marijuana.
Con questa mossa il paese ha sottratto ben 22 milioni di dollari ai narcotrafficanti e ha dato il via a quella che oggi possiamo consapevolmente chiamare “rivoluzione verde”.
La cannabis legale, laddove consentito, è un’alleata fondamentale anche per contrastare i cambiamenti climatici; una risorsa grazie alla quale è possibile sostituire i derivati dal petrolio e quindi una combattente per la riduzione dei livelli di CO2.
Negli Stati Uniti l’erba legale ha generato una decina di miliardi di dollari grazie alle vendite ed è il settore che crea più posti di lavoro: oltre 64mila, a tempo pieno, in un solo anno.
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Il Colorado è stato il primo tra gli stati americani a rendere la marijuana legale, a scopo medico e ricreativo, senza aumentare la spesa sanitaria e, anzi, ricavando 700 milioni di dollari dalle vendite di un anno.
Il fatto è che il sistema economico finanziario, in qualsiasi paese, non è un sistema a sé stante, ma connesso a tutto quanto concerne il benessere di una nazione.
Non possiamo sottovalutare il fatto che oltre a far crescere determinati settori finanziari e incidendo positivamente sugli indici economici generali, la legalizzazione influenza positivamente altre sfere.
Nel caso del Colorado, a Denver (la sua capitale), si è molto risparmiato anche sulla repressione del crimine, registrando, per esempio, un 10% di furti con scasso in meno rispetto agli anni in cui la legalizzazione non era ancora realtà.
Infine l’Olanda, che dalla vendita di marijuana e hashish CBD ricava ogni anno 400 milioni di euro. Lo stato olandese può anche permettersi di reinvestire su informazione e prevenzione per la riduzione di eventuali danni, ma non risulta che il consumo nel paese sia diverso da quello di altri stati occidentali.


E se la Svizzera facesse lo stesso?
Ferdinando Ofria e Piero David, docenti di Politica economica all’Università di Messina, si sono occupati di diversi studi inerenti il discorso di rendere l’erba CBD legale.
Hanno raffrontato costi e benefici dell’intervento per regolamentare il mercato, hanno calcolato gli effetti positivi a livello finanziario.
La legalizzazione permetterebbe consistenti rientri economici nelle casse dello Stato e tanti altri vantaggi a livello sociale.
Potremmo arrivare a guadagnare 8,5 miliardi di euro l’anno. Una cifra quasi congrua (tanto per equiparare) a quanto sarebbe servito allo stato, in certi frangenti, per evitare l’aumento dell’Iva.
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Se poi abbandoniamo per un attimo i dati prettamente legati al mondo dell’economia svizzera, possiamo fare un piccolo elenco di ulteriori vantaggi, dati dagli investimenti nel mondo della cannabis, come:
- proficua lotta alle mafie
- valorizzazione dei principi per lo sviluppo sostenibile
- crescita di settori del mercato finanziario equo
- maggiore consapevolezza sociale riguardo alla sfera di droghe e dipendenze
Vogliamo citare, infine, uno studio pubblicato sul Jama Internal Medicine (2014) che ha mostrato i dati di alcuni Stati americani in cui l’uso di cannabis terapeutica, ha prodotto un tasso di mortalità del 24,8% più basso in rapporto alle morti annualmente causate da overdose di analgesici oppiacei.
Un piccolo sunto da noi del Cannabis light Shop di Just Bob, sperando di essere stati esaurienti.